Andare oltre l’obiettivo del profitto, per massimizzare l’impatto positivo verso la società e l’ambiente.
È l’imperativo delle B Corp, le Benefit Corporation, ovvero marchi del calibro di Aboca, Alessi, Fratelli Carli, D-Orbit, Slow Food Promozione, NWG Energia, aziende che hanno modificato il proprio statuto trasformandosi in Società Benefit.
Complessivamente in Italia sono quasi un centinaio, con un fatturato di circa 5 miliardi e nove mila dipendenti. Un numero destinato a crescere. Nei giorni scorsi anche un marchio come Illycaffè — che da anni già si batte per la sostenibilità del ciclo di produzione dei suoi chicchi e la dignità dei coltivatori (a ottobre ha premiato i piccoli produttori colombiani) — ha richiesto un cambiamento di statuto societario: da società d’azione a società di benefit a sostegno di un’agricoltura integrata per preservare e migliorare la qualità sostenibile del caffè.
Sono già un centinaio in Italia le aziende che hanno ottenuto la certificazione «B Corp» (verifica che si operi secondo i più alti standard di performance sociale e ambientale). E l’Italia è la prima in Europa ad averne sancito la forma giuridica
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