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Bolletta luce: scopri le differenze tra residente e non residente

Chi possiede una seconda abitazione, ad esempio una casa al mare o in montagna per le vacanze o un immobile affittato, si sarà probabilmente accorto della differenza tra la bolletta della luce residente e non residente.

L’importo della bolletta dell’energia elettrica, infatti, è determinato da due componenti principali: il valore della materia energia che nel mercato libero viene definito dai fornitori e i costi fissi, ossia una serie di importi stabiliti da ARERA e uguali per tutte le società di vendita.

È proprio nella quota fissa che risiede la principale differenza tra la bolletta residente e non residente per la luce. Infatti, sulle utenze dell’energia elettrica di abitazioni non di residenza questa voce incide di più rispetto alle bollette per i clienti domestici residenti.

Vediamo nel dettaglio quanto paga in più un non residente sulla bolletta della luce, analizzando le caratteristiche delle due tariffe e i motivi che rendono le bollette luce non residenti più care.

Cosa cambia tra domestico residente e non residente?

Nel momento in cui si attiva un contratto di fornitura di energia elettrica, dopo aver effettuato l’allaccio del contatore alla rete elettrica nazionale, l’utenza elettrica viene associata a un immobile. Ovviamente esistono vari tipi di utenze, ad ognuna delle quali corrisponde una determinata tariffa, tra cui le utenze domestiche per gli immobili residenziali e le tariffe utenze altri usi per le attività commerciali.

Per quanto riguarda le utenze domestiche, per l’energia elettrica viene effettuata un’ulteriore distinzione tra clienti residenti e non residenti. La prima corrisponde all’abitazione principale in cui una persona vive, che può essere sia una casa di proprietà che un immobile in affitto. La seconda si riferisce all’abitazione dove una persona non risiede, in genere la seconda casa di proprietà in cui si è titolari di un secondo contratto per la fornitura di energia elettrica.

casa non residenziale

Bolletta luce: la differenza tra residente e non residente

In passato erano in vigore le vecchie tariffe D2 per i residenti e D3 per i non residenti per i contratti relativi alla luce. La D2 era una tariffa progressiva per i clienti domestici residenti con una potenza impegnata fino a 3 kW, mentre la D3 era una tariffa a scaglioni di consumo per gli utenti non residenti.

Nel caso della D3 per i non residenti, la tariffa luce prevedeva la progressività dei costi a seconda dei consumi, quindi si pagava sempre di più in proporzione con l’aumentare dell’energia elettrica consumata. Meno elettricità si utilizzava e minore era l’incidenza dei costi fissi sulla bolletta della luce, mentre al contrario più crescevano i consumi e più elevati erano i costi.

Con la riforma del 2017 introdotta da ARERA con la delibera 582/2015/R/eel, le tariffe D2 e D3 sono state sostituite dalla nuova tariffa TDNR. Quest’ultima non è più progressiva, ma prevede una parte di costi fissi e una parte legata ai consumi elettrici. Di fatto, la riforma ha aumentato le spese fisse per le utenze luce dei clienti domestici non residenti.

Oggi la differenza tra la bolletta elettrica residente e non residente è che nel primo caso i costi fissi incidono meno sull’importo pagato in bolletta, mentre per le abitazioni non di residenza il peso dei costi fissi è maggiore. Entrambe le tariffe, infatti, prevedono una spesa fissa di 135 euro all’anno indipendente dall’energia utilizzata, quindi anche se in un immobile il consumo di elettricità è basso o nullo bisogna comunque pagare questo importo.

Quanto costa la luce se non si è residenti?

Per capire quanto cambia la bolletta da residente a non residente bisogna comprendere come avviene il calcolo delle spese fisse, ossia una serie di costi che riguardano una parte della materia energia, gli oneri di sistema, le imposte e la spesa per il trasporto e la gestione del contatore.

Per i clienti domestici residenti i costi fissi variano in base ai consumi reali, quindi risultano più contenuti per le utenze con bassi consumi e una potenza del contatore inferiore a 3 kW.

Per i clienti domestici non residenti, invece, le spese fisse sono composte da due componenti:

  • una quota fissa che non cambia in base ai consumi elettrici;
  • una quota variabile legata ai consumi inserita all’interno della quota energia.

Su tutti i contratti luce per le abitazioni non di residenza viene applicato un costo fisso di 135 euro, a prescindere dai consumi di energia elettrica. Una seconda quota è inserita nella spesa per la materia energia, quindi è legata ai consumi. In questo modo, i costi fissi sono più elevati in proporzione nelle seconde abitazioni con consumi bassi, mentre negli immobili in cui una persona non risiede in cui si utilizza molta energia le spese fisse si ammortizzano meglio.

Un vantaggio per le utenze elettriche non residenti è l’esenzione dal pagamento del canone RAI in bolletta. Infatti, questa imposta obbligatoria per la detenzione di apparecchi per la ricezione di trasmissione televisive si paga solo nella bolletta luce residenti. Questo significa che, nonostante l’aumento dei costi fissi introdotto dalla riforma del 2017, sulle utenze luce non residenti si risparmiano 90 euro l’anno di canone RAI.

Come scegliere il miglior contratto luce non residente per risparmiare

Poiché i costi fissi della bolletta della luce sono definiti dall’Autorità e uguali per tutti i fornitori, sia nel mercato libero che in quello tutelato, l’unico modo per risparmiare sulle utenze domestiche non residenti è scegliere un’offerta luce conveniente con un valore della componente energia competitivo.

Con NWG Energia puoi ridurre i costi in bolletta grazie alla promozione luce Influencer Green, devi solo passare a un contratto Luce Amica 2030 G7 per risparmiare fino ad azzerare del tutto la bolletta. Per usufruire di questa promozione è necessario scaricare l’app dedicata sul proprio smartphone, iniziare a fare passaparola e invitare altri influencer green.

Per ogni contratto di fornitura di energia elettrica attivato grazie alle tue segnalazioni potrai ricevere ogni mese uno sconto in bolletta, con benefici sempre crescenti fino ad azzerare l’importo da pagare per l’energia elettrica consumata. Inoltre, puoi ottenere il supporto di un Energy Broker, un consulente esperto che ti aiuterà a creare e gestire la tua community.

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