In alcuni casi cambiare fornitore di energia elettrica permette di scegliere un’offerta luce più conveniente per risparmiare sui costi in bolletta, oppure passare a una società di vendita che offre una fornitura di elettricità prodotta da fonti rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale del proprio fabbisogno energetico.
In queste circostanze è utile sapere quanto tempo ci vuole per cambiare gestore luce, un’operazione che non è immediata sebbene non comporti alcun disservizio o interruzione della fornitura. Le tempistiche sono abbastanza lunghe, tuttavia non influiscono sulla sottoscrizione della nuova offerta luce che richiede appena pochi minuti.
Quanto tempo ci vuole per cambiare operatore di energia elettrica?
I tempi per il cambio gestore della luce dipendono dal momento in cui viene attivato il nuovo contratto di fornitura per l’energia elettrica, ad ogni modo possono andare in genere da 1 a 2 mesi.
Il cambio di venditore (switching) è realizzato normalmente il primo giorno del mese, ma questo avviene solo se il nuovo fornitore attiva lo switching entro il giorno 10 del mese precedente. In caso contrario, il passaggio avverrà soltanto dal primo giorno del mese successivo, quindi slittando di un mese.
Ad esempio, se un CLIENTE firma un nuovo contratto luce e la compagnia attiva la procedura di switching il 5 febbraio, il cambio fornitore sarà effettuato a partire dal 1° marzo. Se invece lo switching avviene il 15 febbraio, l’operazione sarà effettiva soltanto dal 1° aprile.
Le tempistiche per cambiare gestore luce
Queste lunghe tempistiche per i clienti domestici per il cambio fornitore della luce sono dovute a diversi fattori, tra cui l’obbligo per le società di vendita di attendere inizialmente 14 giorni prima di realizzare lo switching. Durante questo periodo, infatti, è possibile avvalersi del diritto di ripensamento, richiedendo la disdetta del contratto senza penali o altri oneri.
Questo vale per i contratti luce stipulati online o al telefono. Tuttavia, per velocizzare l’operazione il CLIENTE può richiedere di avviare lo switching senza attendere i 14 giorni per l’esercizio del diritto di ripensamento. Per i contratti luce sottoscritti di persona, invece, ad esempio attraverso la consulenza di un Energy Broker di NWG Energia, la procedura può essere attivata prima per risparmiare tempo.
Ad ogni modo, quando si conclude un contratto di fornitura per l’energia elettrica con un nuovo fornitore, quest’ultimo deve indicare la data prevista per il passaggio all’interno del contratto. Sarà il nuovo venditore a inviare la richiesta di switching al distributore di zona, attraverso il Sistema Informatico Integrato, momento in cui anche il precedente fornitore verrà a conoscenza dell’operazione.
Come passare da un fornitore di energia a un altro?
Il cambio fornitore per l’energia elettrica è una procedura semplice, che non comporta nessun inconveniente per i consumatori. Basta infatti richiedere un preventivo, scegliere la nuova offerta luce e firmare il contratto con la nuova società di vendita.
Lo switching non richiede la disdetta del vecchio contratto di fornitura, in quanto sarà la nuova compagnia a informare il precedente operatore senza che il CLIENTE debba realizzare alcuna comunicazione. Inoltre, non bisogna sostituire il contatore della luce e non avviene alcuna interruzione del servizio durante il passaggio. Per cambiare fornitore basta avere con sé alcuni documenti:
- codice fiscale;
- documento d’identità in corso di validità;
- bolletta del vecchio fornitore;
- codice POD che identifica il contatore della luce;
- codice IBAN per attivare la domiciliazione delle utenze.
Quanto costa cambiare gestore luce?
Passare a un altro fornitore luce è un’operazione gratuita, infatti non comporta alcun costo per il consumatore. Non vengono neanche applicate delle penali per cambiare gestore dell’energia elettrica, in quanto non esistono obblighi contrattuali con il precedente venditore.
In alcuni casi la nuova compagnia potrebbe richiedere invece il versamento del deposito cauzionale, ma solo se previsto dal contratto. Ovviamente non si può cambiare gestore luce e non pagare il vecchio venditore. Infatti, benché anche chi risulta moroso possa cambiare fornitore, i debiti con la precedente società di vendita saranno addebitati sulle nuove bollette.
In particolare, il vecchio fornitore può richiedere il pagamento delle fatture non saldate da parte del nuovo gestore, purché si tratti di importi superiori a 10 euro e relativi alle fatture non pagate negli ultimi 3 mesi. Il recupero del debito viene segnalato con il corrispettivo CMOR, secondo le modalità stabilite da ARERA con addebito a partire da 6 mesi dopo il cambio di fornitore.
Quante volte si può cambiare fornitore di energia elettrica?
In base alle normative vigenti, non esiste alcun limite al numero di volte che si può effettuare il cambio fornitore della luce, quindi è possibile passare a un’altra compagnia ogni volta che si ritiene opportuno.
Naturalmente bisogna considerare il tempo necessario per informarsi e valutare le offerte luce disponibili, oltre all’invio dei dati per lo switching e all’attesa per il passaggio al nuovo venditore; ad ogni modo non sono previste restrizioni e si può cambiare fornitore quando desiderato.
Cambiare gestore di energia elettrica conviene?
Chiedersi se conviene cambiare gestore luce adesso è del tutto lecito, soprattutto da parte di chi sta cercando delle offerte vantaggiose per risparmiare. Inoltre, bisogna tenere conto che la fine del mercato tutelato è sempre più vicina; infatti, è stata fissata al 10 gennaio 2024, quindi anche se non è obbligatorio il cambio di gestore dell’energia elettrica è consigliabile scegliere un contratto luce prima di tale data.
Quando si concluderà il servizio di tutela, chi non avrà ancora scelto una fornitura di energia elettrica nel mercato libero sarà assegnato a delle compagnie individuate da ARERA attraverso appositi bandi, con il passaggio temporaneo a contratti standard. Si tratta di servizi non personalizzati in base al proprio fabbisogno energetico, con condizioni stabilite dall’Autorità che non consentono di sfruttare i vantaggi del mercato libero dell’energia.
Ad esempio, se vuoi ridurre il tuo impatto ambientale puoi scegliere un’offerta e luce green di NWG Energia, per attivare una fornitura di energia elettrica ricavata al 100% da fonti rinnovabili, con energia verde certificata dal GSE attraverso il rilascio di una Garanzia di Origine e prodotta presso impianti solari fotovoltaici ed eolici italiani.
Per risparmiare devi solo attivare l’offerta Luce Amica 2030 G7 per usufruire della nuova promozione Luce Influencer Green, una soluzione semplice che consente di creare una community, invitare altri contatti con il passaparola e beneficiare di sconti sulla bolletta della luce fino ad azzerarla completamente per ogni nuovo contratto stipulato con NWG Energia.