Quale ruolo svolge l’energia nell’ambito di una cultura della sostenibilità? Possiamo affermare che l’energia ricopre un ruolo chiave nell’ambito della creazione e dell’evoluzione di qualsiasi business.
La cultura della sostenibilità, sempre più diffusa tra i consumatori, spinge le aziende a ripensare i prodotti e gli interi processi produttivi in ottica circolare. Maggiore è l’attenzione destinata all’energia pura e alla e-mobility, migliori sono i comportamenti volti a preservare l’ambiente.
Energia sostenibile in Italia: la base per una nuova cultura di sostenibilità
La maggior consapevolezza verso le tematiche ambientali e gli obiettivi previsti dall’Agenda2030 hanno fatto in modo da spingere il governo, gli enti locali e le aziende, ma anche il singolo cittadino, a intraprendere un’azione risoluta per cambiare i propri comportamenti al fine di combattere in maniera attiva la crisi climatica.
In tal senso, le fonti di energia rinnovabili e lo sviluppo sostenibile, quest’ultimo inteso come nuova filosofia di approccio al business, saranno i concetti protagonisti nel quadro della new economy che si va profilando nei prossimi anni.
Più attenzione per l’ambiente, per il lavoratore e per l’impatto che una qualsiasi attività produce sul territorio, da considerare a livello di benefici che si possono apportare alle intere comunità in termini di occupazione e benessere.
Energia e sviluppo sostenibile: qual è la situazione in Italia?
Per quanto riguarda l’Italia, nel corso del 2020 i consumi nel settore elettrico sono stati soddisfatti per il 37% da fonti rinnovabili, secondo i dati forniti dal Gestore dei servizi energetici GSE. Con questo risultato, l’Italia supera gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, che per il nostro Paese erano fissati al 17%.
La società si occupa della promozione di un’energia sostenibile, proveniente quindi da fonti rinnovabili. Alla fine del 2020 è stato stimato che risultano in esercizio circa 950.000 impianti per la produzione di energia green per il settore elettrico. Di questi, quasi 936.000 sono impianti fotovoltaici.
L’Italia è il terzo Paese in Europa per quanto riguarda le energie rinnovabili, attraverso la creazione di impianti volti a massimizzare le risorse che ogni territorio ha da offrire. Se al Sud prevale il fotovoltaico grazie alla maggior insolazione, l’idroelettrico è presente nelle aree a maggior pendenza come l’arco alpino. L’eolico, invece, è predominante nelle grandi isole e nelle regioni appenniniche.
Cultura -Energia Green- combatte la crisi climatica
La maggior sensibilizzazione verso le tematiche riguardanti l’energia e lo sviluppo sostenibile si sono tradotte in azioni come l’avvio di incentivi e detrazioni a favore di un taglio delle emissioni di CO2 attraverso l’effettuazione di lavori di efficientamento energetico, proposti nella formula dell’Ecobonus a livello governativo.
Sul piano istituzionale questo non è l’unico provvedimento emanato. Tramite il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) presentato dal Commissario Europeo per l’azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, si vogliono coinvolgere gli enti locali e regionali, chiamati su base volontaria ad aderire agli obiettivi UE per l’energia e il clima.
I firmatari, pertanto, si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030, al fine di adottare un approccio integrato utile per affrontare il cambiamento climatico.
Cultura e sviluppo sostenibile crea posti di lavoro
Il campo dell’energia green e i settori legati alle fonti di energia sostenibili non rappresentano solo il mezzo attraverso il quale si cerca di combattere il cambiamento climatico, ma anche un ambito in cui è possibile dare nuovo impulso all’economia.
Nel dettaglio, secondo un’analisi a cura del World Resources Institute, International Trade Union Confederation e New Climate Economy, i dati di occupazione salirebbero considerevolmente investendo circa 850mila euro in energia rinnovabile, trasporto pubblico e veicoli elettrici, rispetto al dirigere gli investimenti verso forme di energia non sostenibile, come i combustibili fossili, la creazione di nuove strade o di mezzi con motore diesel o benzina.
Se si tengono a mente questi calcoli, allora si ha chiaro come l’Italia potrebbe dare nuovo impulso all’economia creando nuova occupazione, reindirizzando una parte della spesa pubblica che viene tuttora destinata ai sussidi ambientalmente dannosi.
Energia e sviluppo sostenibile nei settori amici dell'ambiente
L’Unione Europea riconosce come priorità la crescita sostenibile e un’economia competitiva basata non solo sulla riduzione delle emissioni inquinanti ma anche sulla creazione di nuove competenze.
Proprio la nascita e lo sviluppo di nuove figure professionali richiedono anzitutto di colmare i vuoti normativi, al fine di rendere le attività che nascono in ambito green attrattive, sia dal punto di vista delle tutele che da quello dell’adeguamento dei salari.
Impiegare il proprio tempo, il proprio know-how e le proprie forze per far progredire le attività che caratterizzeranno la new economy, sempre più improntata verso le tematiche del green e della sostenibilità, deve risultare un investimento sul proprio futuro professionale.
L’adeguamento normativo non è l’unico punto su cui bisogna lavorare. Quando si vanno a delineare nuove professioni e nuove figure che devono accedere al mercato del lavoro, per rendere competitivo e proficuo un settore, è necessario calamitare talenti, ma anche formarne attraverso percorsi universitari e di specializzazione superiore che consentano di acquisire conoscenze sempre più specifiche nei nuovi ambiti di riferimento.
Tra le professioni emergenti troviamo non solo professionisti esperti in bioedilizia e nella progettazione dei biomateriali, ma anche figure come l’Energy manager, un professionista che si occupa di implementare il risparmio di energia attraverso l’ottimizzazione del consumo e l’eliminazione degli sprechi.
Le professioni emergenti sono davvero tante e toccano qualsiasi ambito di attività, proprio perché interi modelli di business e diversi mestieri possono essere ripensati in chiave sostenibile.