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Quanto consuma un condizionatore per riscaldare casa?

Alcuni modelli di condizionatori d’aria non solo possono rinfrescare la casa immettendo aria fredda negli ambienti domestici, ma sono dotati anche della funzione caldo per la climatizzazione invernale dell’abitazione. In questo approfondimento, analizzeremo nel dettaglio i costi d’installazione e i consumi, per capire se il climatizzatore può essere più conveniente rispetto alle altre alternative.

Quanto consuma un condizionatore in riscaldamento?

Un dubbio abbastanza frequente, da parte di chi possiede questi tipi di climatizzatori -, o vorrebbe comprarli -, è quello di conoscere i consumi di un condizionatore nella modalità “aria calda”.
I condizionatori d’aria dotati di pompa di calore sono in grado di rinfrescare e riscaldare l’aria, con la possibilità di essere utilizzati in ogni stagione dell’anno per la climatizzazione estiva e invernale della casa. Bisogna sapere che non esiste una differenza significativa di consumo tra la funzione riscaldamento e raffrescamento del condizionatore, infatti in entrambe le modalità, i consumi dall’apparecchio sono abbastanza simili. A influenzare i consumi di un condizionatore sono altri fattori, tra cui:

  • la classe energetica del condizionatore (quelli di classe A assicurano un notevole risparmio sui consumi energetici);
  • la tecnologia utilizzata (un condizionatore inverter è meno energivoro rispetto a un modello on-off);
  • i tempi di funzionamento del climatizzatore a pompa di calore;
  • le modalità di impiego e la temperatura impostata;
  • le condizioni climatiche;
  • le dimensioni e le caratteristiche dell’abitazione.
Quanto consuma un condizionatore per riscaldare casa

Quanto consuma un condizionatore ad aria calda al giorno e in un’ora?

Per capire se conviene usare il climatizzatore per il riscaldamento, vediamo quanto consuma un condizionatore in un’ora e al giorno in funzione aria calda, ossia impostato nella modalità per riscaldare. Ad esempio: un modello da 9.000 BTU (British Thermal Units) di classe A ha un consumo medio di 0,7-0,85 kWh l’ora, a seconda dell’efficienza energetica del condizionatore e della configurazione monosplit o dualsplit.
In generale, i condizionatori d’aria sono classificati in base al loro coefficiente di prestazione energetica (COP) per la modalità di riscaldamento. Il COP (Coefficient of Performance) rappresenta il rapporto tra l’energia termica prodotta e l’energia elettrica consumata. Ad esempio, un condizionatore con un COP di 3,0 produrrà 3 kW di calore per ogni 1 kW di energia elettrica consumata.
Se volessimo calcolare il consumo energetico di un condizionatore d’aria da 12.000 BTU dovremmo moltiplicare la potenza nominale del condizionatore (espressa in watt) per il tempo di utilizzo. Ad esempio, se il condizionatore ha una potenza nominale di 1.200 watt (1,2 kW) e viene utilizzato per 5 ore al giorno, il consumo giornaliero sarà di 6 kWh (1,2 kW * 5 ore). Tuttavia, questo è solo un esempio e i dati specifici del tuo condizionatore e delle condizioni ambientali reali potrebbero variare.
Si consiglia di verificare le specifiche tecniche del tuo condizionatore, in particolare il COP in modalità di riscaldamento, per ottenere una stima più accurata del consumo energetico.

Quanto costa riscaldare la casa con il condizionatore?

Per sapere quanto consuma in euro un condizionatore per riscaldare è necessario moltiplicare il consumo per il prezzo dell’energia elettrica, valutando il numero di ore di funzionamento dell’apparecchio e la tariffa del proprio fornitore.
Ipotizzando un costo dell’elettricità di 0,50 euro/kWh, un condizionatore di classe A in funzione riscaldamento costa circa 35-42 centesimi di euro l’ora, ovvero intorno a 1,75-2,10 euro al giorno considerando 5 ore di impiego.
Ovviamente, la spesa complessiva dipende dal consumo elettrico del proprio condizionatore, dalle modalità di utilizzo, dalla durata di impiego e dalle condizioni ambientali invernali.
Ad esempio, un condizionatore caldo/freddo di classe A può consumare da 700 a 1.300 kWh l’anno per l’intera stagione invernale, con un costo complessivo di circa 350-650 euro per tutto l’inverno.

riscaldamento senza gas
fasce di consumo energia elettrica

Climatizzatore per riscaldare: conviene al posto dei termosifoni?

Non è possibile rispondere in modo univoco a questa domanda; infatti, per capire quale impianto conviene per il riscaldamento bisogna sempre valutare ogni situazione singolarmente, tenendo conto di alcuni aspetti come il tipo di abitazione, la zona climatica e le abitudini domestiche. Anche per quanto riguarda i costi di installazione, valgono le stesse regole.
In genere, per chi abita in aree con un clima invernale mite e trascorre poche ore al giorno in casa, ad esempio accendendo il riscaldamento solo per qualche ora di mattina e di sera, conviene usare il condizionatore per riscaldare l’abitazione, in quanto a fronte di un consumo energetico contenuto è possibile usufruire di un riscaldamento immediato degli ambienti e un comfort termico elevato.

Al contrario, per chi sta in casa molte al giorno, abita in zone con inverni rigidi e deve riscaldare un’abitazione di grandi dimensioni, esistono soluzioni più convenienti come la caldaia con i termosifoni, oppure una pompa di calore abbinata al riscaldamento radiante a pavimento.

Come risparmiare sul consumo del condizionatore in modalità riscaldamento

Come abbiamo visto, in alcune circostanze conviene usare il condizionatore per riscaldare la casa, tuttavia è necessario adottare alcuni accorgimenti per risparmiare sui consumi elettrici e ridurre le emissioni nocive per l’ambiente.
In particolare, è importante scegliere il condizionatore caldo/freddo adatto, preferendo i modelli a basso consumo con tecnologia inverter della migliore classe energetica. Bisogna valutare anche l’efficienza energetica del condizionatore, ovvero il rapporto tra l’energia elettrica consumata e l’energia termica fornita.
Questo valore viene indicato dalla sigla SCOP (Seasonal Coefficient of Performance), ed è riportato nella scheda tecnica dell’elettrodomestico. Nel dettaglio, uno SCOP di 5 o superiore, ossia quando l’apparecchio è in grado di fornire almeno 5 kW di energia termica per ogni kWh di energia elettrica assorbita, significa che si tratta di un condizionatore ad alta efficienza.
Inoltre, è possibile risparmiare sui costi del riscaldamento tramite il condizionatore scegliendo un’offerta luce conveniente, valutando le migliori proposte disponibili sul mercato libero dell’energia per individuare quella con la tariffa più vantaggiosa o anche ragionando sulla possibilità di raggiungere l’indipendenza energetica grazie alle energie rinnovabili.
Le offerte luce di NWG Energia consentono di ridurre l’impronta di carbonio grazie a energia prodotta solo da fonti rinnovabili, in più è possibile risparmiare sui costi in bolletta tramite promozioni dedicate come con la promozione Influencer Green, per ridurre i costi fino ad azzerarli creando una community con il passaparola.