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Lasciare il caricabatterie attaccato alla presa consuma energia?

caricatore

Oggi chiunque sa che lasciare il caricabatterie attaccato alla presa consuma elettricità, infatti quando si stacca il dispositivo ricaricato dal cavo di alimentazione il caricabatterie continua a consumare energia elettrica, seppure in modo ridotto. Quello che non tutti sanno è l’esatto consumo del caricatore con il cellulare scollegato.

In questo approfondimento vedremo quindi quanti watt consuma un caricabatterie connesso alla prese elettrica senza nessun apparecchio in ricarica, per aumentare la consapevolezza su questo spreco energetico e sensibilizzare chi vuole risparmiare energia elettrica in casa, per ridurre i costi della bolletta luce.

Quanto consuma un caricatore attaccato alla presa?

Un caricatore nella presa elettrica senza dispositivo collegato consuma comunque una certa quantità di elettricità. Questo succede perché gli apparecchi dispongono al loro interno di un trasformatore, un componente fondamentale per la ricarica di device elettronici come smartphone, PC, tablet e speaker, ma che consuma energia anche quando non sta ricaricando nessun dispositivo se rimane attaccato alla presa.

Il trasformatore è una bobina di rame, la cui funzione è ridurre la tensione dell’energia elettrica che arriva nella presa da 220 V a circa 9 V; inoltre converte l’elettricità in corrente alternata in corrente continua compatibile con gli apparecchi elettronici. In più, attraverso elementi come gli oscillatori e il circuito di rettifica, il caricabatterie garantisce un trasferimento di energia sicuro ed efficiente.

Tuttavia, lasciarlo connesso alla presa quando il dispositivo è ricaricato e si stacca dal cavo comporta uno spreco energetico, poiché il caricabatterie continua a consumare energia elettrica. Quanta? All’incirca 0,25 W, una quantità ben inferiore rispetto ai 3 W circa di consumo quando il dispositivo è in carica. Ad ogni modo, un caricabatterie che consuma corrente in questo modo rappresenta un dispendio energetico del tutto inutile ed evitabile.

carica batterie

Quanto costa in bolletta un caricabatterie attaccato che consuma?

Per calcolare il costo di questa cattiva abitudine basta un rapido calcolo. Considerando un prezzo dell’energia elettrica di 0,50 euro/kWh e ipotizzando di lasciare il caricabatterie attaccato alla presa per 24 ore tutti i giorni, il consumo annuale sarà di circa 2.2190 W, ossia circa 2,22 kWh. Ciò comporta un costo intorno a 1,1 euro l’anno, quindi del tutto irrisorio rispetto all’importo della bolletta della luce.

Tuttavia, bisogna tenere conto del numero di dispositivi elettrici ed elettronici che vanno ricaricati in una casa, con decine di apparecchi come l’aspirapolvere a batteria, il computer, il tablet, lo smartphone, gli smart speaker, gli smartwatch e molti altri device. Spesso, inoltre, in un’abitazione sono presenti più apparecchi dello stesso tipo, quindi il consumo elettrico superfluo totale legato a questo spreco potrebbe essere significativo.

Bisogna considerare anche i rischi per la sicurezza, poiché un caricabatterie sempre collegato alla presa di corrente può surriscaldarsi, causando problemi al funzionamento del dispositivo e aumentare il rischio di incidenti ed esplosioni. Per evitarlo e risparmiare energia elettrica in casa basta semplicemente staccare il caricatore dalla presa, oppure dotarsi di ciabatte con interruttore per risolvere anche il problema del consumo legato allo standby con un’unica soluzione.

Ovviamente, per risparmiare sulla bolletta della luce bisogna poi scegliere una fornitura di energia elettrica conveniente, valutando le migliori soluzioni disponibili del mercato libero dell’energia. Con le offerte luce di NWG Energia non solo è possibile ridurre l’importo in bolletta, fino ad azzerarla completamente in alcune circostanze, ma si può anche usufruire di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per rispettare il pianeta e diminuire la propria carbon footprint.