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Prezzo del gas in calo: cause e conseguenze

Dopo un 2022 caratterizzato da forti aumenti sulle bollette, l’inizio del 2023 fa ben sperare grazie al calo del prezzo del gas negli hub europei. Il crollo dei prezzi del gas sul mercato comunitario, infatti, potrebbe portare a un taglio considerevole delle tariffe del gas e dell’energia elettrica nei prossimi mesi.

Vediamo qual è la situazione attuale, le cause della discesa del prezzo del gas e le previsioni sulla possibile riduzione degli importi delle bollette.

Il crollo del prezzo del gas nel 2023

Il 2023 è iniziato con una notizia positiva per le famiglie e le imprese italiane, grazie al prezzo del gas in calo sul mercato europeo di riferimento, ossia il Tft di Amsterdam. In particolare, il 17 gennaio i contratti future hanno toccato i 53 euro/MWh, il valore più basso da dicembre 2021, risalendo di poco fino a 59 euro/MWh.

Rispetto all’inizio di gennaio, quando il prezzo del gas era intorno a 77 euro/MWh, le quotazioni sono scese di circa il 25%. Si tratta di un valore ben al di sotto del record di agosto 2022, quando a causa dei timori sulle scorte di gas europee e il taglio del gas russo il prezzo aveva raggiunto i 342 euro/MWh.

costo del gas

Perché il gas scende in Europa?

I motivi che hanno spinto al ribasso la quotazione del gas sul mercato europeo sono diversi e interconnessi tra loro:

  • un inverno mite sta contribuendo alla riduzione del fabbisogno di gas in Europa, con la conseguente diminuzione dei prezzi a causa del calo della domanda;
  • la Germania ha costruito due nuovi rigassificatori a tempi di record, essenziali per trattare il gas liquefatto inviato da fornitori come gli Stati Uniti e ridurre i prelievi del più costoso gas russo, le cui forniture sono calate dell’80% circa;
  • gli stoccaggi europei pieni all’80% rappresentano una sicurezza importante e prevengono la speculazione sul prezzo del gas (in Italia i depositi sono colmi intorno all’84%);
  • in Europa si produce sempre meno energia elettrica dal gas, sia per l’aumento delle rinnovabili che di materie prime inquinanti come carbone e lignite per far fronte all’emergenza, con il sito Energy-charts.info che ha rilevato una quota di appena un decimo dell’energia elettrica prodotta dal gas durante il 16 gennaio 2023;
  • negli ultimi mesi è aumentata la produzione di elettricità dal nucleare e dall’eolico in Europa, riducendo l’utilizzo del gas per la generazione di energia elettrica.

Qual è il prezzo del gas oggi?

Il calo del prezzo del gas sul mercato europeo si ripercuote anche sul prezzo del gas nel mercato all’ingrosso italiano, ovvero il PSV (Punto di Scambio Virtuale).

Si tratta dell’indice di riferimento utilizzato da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, per calcolare le tariffe per le bollette del gas dei clienti in regime di maggior tutela (questo servizio terminerà il 10 gennaio 2024 per i clienti domestici con il passaggio definitivo al mercato libero).

L’Autorità ha introdotto a luglio 2022 un nuovo sistema di calcolo per definire le tariffe del gas per i clienti in regime di maggior tutela (delibera 374/2022/R/gas), con aggiornamento mensile e retroattivo degli importi pagati dai clienti domestici con una fornitura attiva nel mercato tutelato.

Nel dettaglio, la pubblicazione delle tariffe avviene nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, quindi i prezzi di gennaio saranno noti soltanto all’inizio di febbraio. Secondo le previsioni di Nomisma, il prossimo mese potrebbe arrivare un taglio del 29% sulle bollette del gas, qualora i prezzi all’ingrosso dovessero mantenersi sui valori attuali.

In particolare, il prezzo del gas pagato in bolletta potrebbe attestarsi a gennaio a 107,1 centesimi di euro al metro cubo, una diminuzione considerevole rispetto al mese di dicembre, quando la tariffa era di 151 centesimi di euro al metro cubo, con un potenziale risparmio annuo di 614,3 euro per una famiglia con un consumo annuale di 1.400 metri cubi di gas.

Se il prezzo del gas negli hub europei dovesse rimanere al di sotto dei 60 euro/MWh, inoltre, Nomisma prevede una possibile riduzione del 20% per la bolletta della luce, considerando che gran parte dell’energia elettrica consumata in Italia viene prodotta attraverso il gas nelle centrali termoelettriche.

Quando caleranno le bollette?

Per conoscere quale sarà il risparmio sul gas bisognerà attendere l’inizio di febbraio, quando ARERA pubblicherà le tariffe aggiornate per i clienti in regime di maggior tutela in riferimento alle bollette di gennaio.

Tuttavia, le previsioni indicano che difficilmente il prezzo del gas negli hub europei supererà nuovamente i 100 euro al MWh, quindi le stime sono positive per una riduzione delle bollette del gas durante il primo trimestre del 2023.

ARERA, inoltre, ha confermato le misure adottate per contrastare l’aumento del prezzo del gas sul mercato all’ingrosso, tra cui la riduzione dell’IVA, l’annullamento degli oneri di sistema e il rafforzamento dei bonus sociali.

Per l’energia elettrica, invece, il report periodico di ARERA prevede una riduzione del 19,5% del prezzo dell’elettricità nel primo trimestre 2023, considerando una famiglia tipo di 4 persone con un fabbisogno energetico di 2.700 kWh all’anno.

È plausibile, quindi, aspettarsi una diminuzione delle bollette del gas e dell’energia elettrica nei prossimi mesi, sia per le forniture attive nel regime di maggior tutela, sia per quelle sottoscritte nel mercato libero dell’energia con una tariffa indicizzata a prezzo variabile.

Il ruolo delle rinnovabili nella riduzione delle bollette

Le energie rinnovabili stanno contribuendo in modo significativo alla riduzione del prezzo dell’energia, oltre a fornire un apporto essenziale per aumentare la sostenibilità ambientale e ridurre le emissioni di gas serra accelerando la transizione energetica.

Ad esempio, secondo Wind Europe il 15 gennaio il prezzo dell’energia elettrica in Germania è calato fino a 9,3 euro per MWh grazie al contributo record dell’eolico, con l’elettricità prodotta da questa fonte rinnovabile che ha coperto l’80% del fabbisogno tedesco.

Nello stesso giorno in Italia, dove l’energia eolica ha una quota di appena il 13,6% sul fabbisogno di energia elettrica, il prezzo pagato per l’elettricità è stato di 145,5 euro.

È evidente, dunque, l’importanza di puntare sempre di più sulle rinnovabili, per ridurre l’impronta di carbonio e contrastare le emissioni nocive per il pianeta, ma anche per risparmiare sui costi in bolletta e accelerare la decarbonizzazione.

Con le offerte luce di NWG Energia puoi usufruire di forniture di energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili, per ottenere bollette della luce a zero emissioni di CO2 che fanno bene all’ambiente e al portafoglio.

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Fonti