Come rendere una città sostenibile dal punto di vista energetico

La sostenibilità ambientale è un tema prioritario al giorno d’oggi, soprattutto in ambito urbano. Le città, infatti, sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra, a causa dell’elevato consumo di energia e risorse naturali.

Non a caso si parla spesso di smart city, ovvero le metropoli del futuro con un impatto basso o nullo sull’ambiente, tuttavia bisogna sapere come rendere una città sostenibile per capire quali azioni intraprendere per ridurre l’impronta ecologica e carbonica dei centri urbani.

Vediamo quali buone pratiche si possono mettere in atto per realizzare una città sostenibile, quali sono le caratteristiche delle smart city dal punto di vista energetico e in che modo ognuno può offrire il suo contributo. 

Al giorno d’oggi in molti vogliono sapere cosa si può fare per rendere il mondo più sostenibile, ossia per diminuire l’impatto delle attività umane sull’ambiente e il pianeta. Considerando che secondo l’ONU entro il 2030 quasi il 70% della popolazione vivrà nelle aree urbane, è evidente l’importanza di rendere sostenibili le città.

Ma che cos’è una città sostenibile? Si tratta di un centro urbano organizzato secondo gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenzia 2030 delle Nazioni Unite, ovvero di una città sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

In particolare, una città sostenibile è un ambiente cittadino inclusivo e sicuro per i cittadini, che promuove l’integrazione, l’accessibilità e la condivisione degli spazi pubblici. Inoltre, offre opportunità di lavoro e di imprenditoria, il rispetto dei diritti e l’accesso paritario alle risorse.

Le città sostenibili hanno anche un impatto ambientale ridotto o nullo, attraverso un utilizzo razionale dell’energia, mediante l’impiego di fonti rinnovabili, tecnologie di risparmio energetico e soluzioni a zero emissioni di carbonio.

Vediamo quali sono le caratteristiche di una città sostenibile ideale dal punto di vista energetico, ovvero cosa permetterebbe a un centro urbano di raggiungere la neutralità climatica:

• edifici sostenibili con emissioni nette zero di gas serra;
• impiego quasi esclusivo di energie prodotte da fonti rinnovabili;
• diffusione di soluzioni decentralizzate come le comunità energetiche rinnovabili;
• utilizzo di tecnologie avanzate per il risparmio energetico;
• realizzazione di progetti per l’assorbimento delle emissioni di CO2;
• passaggio definitivo alla mobilità sostenibile;
• promozione dell’economia circolare.

Il primo tratto distintivo di una smart city è legato alla presenza di edifici sostenibili, sia di nuova costruzione che riqualificati, ossia con un fabbisogno energetico basso e coperto esclusivamente da fonti rinnovabili. Si tratta di edifici dotati di impianti fotovoltaici, sistemi solari termici, pompe di calore e impianti mini eolici e geotermici, progettati per minimizzare il consumo di energia.

Inoltre, una città sostenibile richiede la completa decarbonizzazione, con il passaggio definitivo alle energie prodotte da fonti rinnovabili come l’energia solare, eolica e idroelettrica. Un’altra caratteristica è la decentralizzazione dell’energia, ad esempio attraverso incentivando i prosumer, ovvero individui, famiglie e imprese che sono al contempo produttori e consumatori di energia.

Le città sostenibili dispongono anche di tecnologie all’avanguardia per il risparmio energetico, ma anche di soluzioni innovative per assorbire la CO₂ prodotta dalle attività umane, come aree verdi e impianti per la cattura e la rimozione dell’anidride carbonica. Lo stesso vale per la diffusione della mobilità sostenibile, come i veicoli elettrici, il trasporto pubblico e i servizi condivisi come il car e bike sharing.

Un’altra caratteristica essenziale è l’adozione di soluzioni di economica circolare, favorendo il recupero e il riuso delle risorse per limitare l’impatto ambientale e ridurre il fabbisogno energetico. Questo è possibile attraverso il potenziamento della raccolta differenziata, l’ecodesign dei prodotti e la promozione di attività legate alla riparazione e al riutilizzo di beni e materie prime.

Una città diventa sostenibile se è in grado di garantire un adeguato benessere ai cittadini senza danneggiare l’ambiente, assicurando uno sviluppo economico sostenibile e impatto ambientale minimo o nullo.

Si tratta di un processo lungo e complesso, che richiede molto tempo, ingenti investimenti e l’impegno di tutta la società. Dal punto di vista energetico, una città diventa sostenibile quando raggiunge la condizione net zero, ovvero la neutralità climatica.

In particolare, è possibile definire sostenibile una città che ha completato il processo di transizione energetica, quindi che ha ottenuto un livello prossimo allo zero tra le emissioni di CO₂ prodotte e quelle assorbite dal territorio.

Negli ultimi anni molte città hanno intrapreso un processo di decarbonizzazione, iniziando ad adottare modelli di sviluppo incentrati sulla sostenibilità.

Un esempio è Oslo, la capitale della Norvegia, una città che da anni ha progettato un futuro sostenibile. In particolare, Oslo punta a diventare la prima città green al mondo, attraverso l’abbandono totale dei combustibili fossili e l’uso esclusivo delle fonti rinnovabili, una gestione efficiente dei rifiuti, una mobilità 100% elettrica e spazi verdi in grado di assorbire la CO₂ prodotta.

In Italia un esempio è Bolzano, eletta città più sostenibile d’Italia nella classifica Ecosistema Urbano 2022 di Legambiente e Il Sole 24 Ore. Bolzano ha ottenuto ottime prestazioni in tutti gli indici presi in considerazione, grazie a interventi mirati nella diffusione della mobilità sostenibile, ma anche nella raccolta differenziata e nella riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Per comprendere meglio cosa si può fare per rendere sostenibile una città, riducendo l’impatto ambientale e di carbonio di un centro urbano, vediamo 10 idee efficaci per la sostenibilità delle metropoli dal punto di vista energetico:

1. installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti per la produzione di energia elettrica pulita;
2. diffusione del solare termico per la produzione di acqua calda in modo sostenibile;
3. riqualificazione energetica degli edifici esistenti attraverso interventi di efficientamento e bioedilizia;
4. passaggio ai veicoli ecologici, dalle auto elettriche alle vetture a idrogeno;
5. potenziamento del trasporto pubblico e integrazione con quello privato e con soluzioni di micromobilità;
6. aumento delle aree verdi per incrementare l’assorbimento della CO₂ prodotta nei centri cittadini;
7. utilizzo dell’IoT per ottimizzare i consumi energetici, dalla gestione remota degli elettrodomestici al monitoraggio degli impianti;
8. maggiore digitalizzazione dei servizi pubblici e privati per ridurre gli spostamenti e il consumo di risorse;
9. politiche a favore delle attività sostenibili con un impatto positivo sull’ambiente;
10. sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di uno stile di vita green più rispettoso dell’ambiente.

Esistono tanti accorgimenti che si possono adottare per contribuire a rendere la propria città più sostenibile. Ad esempio, è possibile acquistare un veicolo elettrico invece di una vettura con motore a combustione, usare di più i mezzi del trasporto pubblico e spostarsi a piedi quando possibile.

Inoltre, è possibile fare bene la raccolta differenziata, effettuare scelte di consumo responsabili valorizzando i prodotti sostenibili, come gli alimenti provenienti da filiere corte o prodotti secondo i principi dell’economia circolare. Si possono anche sostituire gli elettrodomestici con apparecchi a basso consumo, scegliendo dispositivi di una classe energetica migliore.

Ovviamente, l’azione principale è promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili, sia direttamente che sensibilizzando altre persone sull’importanza di usare le fonti rinnovabili al posto di quelle fossili, supportando le imprese impegnate nella decarbonizzazione dell’economia e nella diffusione delle energie pulite.

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