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Consumo in stand-by: quali elettrodomestici consumano di più?

Consumo in stand-by: quali elettrodomestici consumano di più?

Gli elettrodomestici rappresentano la principale fonte di consumo di energia elettrica in casa, tuttavia sono apparecchi fondamentali nella quotidianità. Per risparmiare elettricità e ridurre i costi in bolletta bisogna prestare attenzione agli sprechi energetici, ad esempio limitando o eliminando del tutto il consumo in stand-by degli elettrodomestici.

Questa modalità comporta un dispendio energetico considerevole, senza offrire in cambio una reale utilità, perciò è importante ottimizzare i consumi elettrici adottando alcune soluzioni efficaci. Vediamo quali sono gli elettrodomestici che consumano anche da spenti e come risparmiare energia elettrica in casa attraverso alcuni semplici accorgimenti.

Quale elettrodomestico consuma di più in stand-by?

Quando si effettua il calcolo del consumo degli elettrodomestici bisogna tener presente dell’impatto e dell’utilizzo di ogni singolo dispositivo. In genere, tra gli elettrodomestici che consumano più energia ci sono:

  • condizionatore;
  • lavatrice;
  • lavastoviglie;
  • forno;
  • ferro da stiro.
forno
lavatrice

Secondo una stima di Altroconsumo, l’ipotetico utilizzo quotidiano di tutti gli elettrodomestici senza particolari accorgimenti potrebbe portare a una spesa fino a 230 euro al mese. Ovviamente alcuni apparecchi non vengono usati tutti i giorni, ad esempio la lavatrice e il condizionatore d’aria, tuttavia questa stima consente di capire bene l’importanza di ridurre gli sprechi di energia elettrica in casa.

Per quanto riguarda il consumo degli elettrodomestici spenti ma lasciati in stand-by, esistono dei dispositivi più energivori di altri a cui bisogna prestare particolare attenzione.

  • Il consumo del microonde in stand-by: il forno a microonde viene lasciato in stand-by tutto il giorno e la notte, 24 ore su 24, nonostante venga spesso utilizzato per pochi minuti al giorno. Questa modalità comporta un consumo elettrico di circa 27 watt l’ora, appena per mantenere in funzione il display digitale e il timer dell’apparecchio.
  • Quanto consuma in stand-by il condizionatore d’aria: tra i dispositivi che non vanno mai lasciati in stand-by c’è il condizionatore, poiché mentre in alcuni modelli più avanzati e recenti questa modalità comporta un consumo di appena 2 Wh, negli apparecchi meno efficienti e recenti può arrivare fino a 80 Wh.
  • Il consumo della stampante in stand-by: un apparecchio che viene usato pochissimo in casa, ma continua a consumare elettricità a tutte le ore è la stampante, che se lasciata spenta ma collegata alla presa elettrica consuma fino a 10 Wh di corrente per lo stand-by.
  • Quanto consuma un computer in stand-by: il PC ha un consumo di circa 10-15 Wh quando viene spento senza staccare la spina, un dispendio energetico piuttosto elevato che può essere facilmente evitato.
  • Il consumo in stand-by della lavatrice: un altro elettrodomestico energivoro se lasciato in modalità dormiente è la lavatrice, con un consumo di energia elettrica da 1 a 4 Wh in stand-by.
  • Quanto consuma una TV in stand-by: il televisore ha un consumo elettrico ridotto quando si spegne lo schermo ma rimane accesa la spia luminosa, all’incirca intorno a 1-3 Wh.
stand-by elettrodomestici

Nonostante il consumo in stand-by possa sembrare ridotto, in realtà basta moltiplicare questi dati per 24 ore e 365 giorni l’anno per ottenere valori significativi. Ad esempio, lo stand-by del monitor di un PC può causare uno spreco energetico fino a 10 kWh l’anno mentre quello di un televisore fino a 50 kWh l’anno. Sommando tutti i consumi in stand-by degli apparecchi elettrici ed elettronici si ottiene un dispendio di energia considerevole.

Secondo quanto emerso con il progetto SELINA promosso dall’Agenzia per la competitività e l’innovazione della Commissione Europea, il consumo delle spie degli elettrodomestici è pari in media a 305 kWh l’anno per ogni abitazione in Europa, ossia circa l’11% dei consumi elettrici di una famiglia. Considerando un prezzo dell’energia elettrica di 0,50 euro/kWh, in base a questa stima lo stand-by degli elettrodomestici costa circa 152 euro l’anno per ogni nucleo familiare, causando un danno ambientale ed economico importante.

Lo stand-by intelligente per ridurre il consumo in stand-by degli elettrodomestici

Quante attività fanno parte della nostra quotidianità che coinvolgono l’impiego di corrente elettrica? In particolare, l’uso di elettrodomestici frequente o eccessivo, oppure dimenticare un dispositivo acceso, può far aumentare la bolletta energetica, soprattutto quando non si percepiscono questi sprechi di energia attraverso un’adeguata consapevolezza del proprio contratto di fornitura elettrica e non si sa leggere la bolletta.

Pertanto, è importante scegliere per la propria casa dei dispositivi che aiutano a risparmiare energia e a farne uso nella maniera più oculata e attenta possibile, per evitare gli sprechi energetici che hanno un impatto sull’ambiente e sul portafoglio.

Tra le funzionalità che aiutano a risparmiare energia, ma non a limitare del tutto i consumi, c’è lo stand-by intelligente degli elettrodomestici. Questa funzione, abbastanza comune su dispositivi elettronici come gli smartphone, permette di limitare il consumo di energia elettrica.

Un esempio può essere rappresentato dalle smart TV, che dopo un periodo di inattività da parte dell’utente entrano in modalità stand-by automatica. Al momento della riaccensione, il dispositivo potrà richiedere di annullare lo stato di pausa e riprendere il suo consueto funzionamento.

In alcuni casi, questa funzionalità precede una fase di spegnimento automatico. Questo succede nel caso delle più moderne lavatrici, che una volta effettuato il ciclo di lavaggio passano a una fase di stand-by che si interrompe dopo lo sblocco della porta. Questo consente di prelevare la biancheria all’interno dell’elettrodomestico, dopodiché l’elettrodomestico si spegnerà automaticamente.

spegnimento

Altri consigli utili per evitare il consumo degli elettrodomestici in stand-by

Scegliere apparecchi dotati di funzione di stand-by intelligente aiuta senza dubbio a ridurre gli sprechi elettrici, per diminuire l’impatto ambientale e risparmiare sui costi della bolletta della luce. Allo stesso tempo, esistono altri accorgimenti che consentono di diminuire o eliminare del tutto il consumo dello stand-by degli elettrodomestici.

  • Utilizzare delle multi-prese: le ciabatte multi-presa permettono di evitare facilmente il consumo in stand-by dei dispositivi elettrici ed elettronici, in quanto quando non si usano basta premere un singolo interruttore per spegnere tutti gli apparecchi collegati. È una soluzione efficiente per la postazione dello smart working, di gaming e del televisore, mentre per gli elettrodomestici più energivori servono singole prese elettriche dotate di interruttore.
  • Impostare la modalità risparmio energetico del monitor PC: lo schermo del computer consuma circa 50-70 Wh se non viene spento del tutto, ma è possibile ridurre questo spreco di energia elettrica impostando la modalità di risparmio energetico.
  • Staccare i caricabatterie dalle prese dopo l’uso: anche il caricabatterie del telefono continua a consumare energia quando rimane attaccato alla presa di corrente dopo l’utilizzo, con un dispendio di energia di circa 2-4 Wh, perciò è importante staccarlo sempre dalla presa elettrica quando lo smartphone ha terminato la sua ricarica.
  • Spegnere il router Wi-Fi di notte: prima di andare a dormire sarebbe opportuno disattivare il modem Wi-Fi di casa, considerando che anche quando rimane inattivo comporta un consumo elettrico di 8-12 Wh per tutta la notte.
  • Scollegare dalla presa la macchina del caffè: con un consumo in stand-by di circa 8-15 Wh, la caffetteria elettrica consuma energia elettrica tutto il giorno e la notte, benché venga usata per pochi secondi, quindi è opportuno staccarla sempre dalla presa elettrica dopo aver preparato il caffè.

Bonus elettrodomestici per il risparmio energetico

Il bonus per gli elettrodomestici è una delle misure intraprese per favorire la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni di CO2. Il bonus per gli elettrodomestici si inserisce nei bonus per la casa, agevolazioni che danno diritto alla detrazione del 50% ripartita su 10 anni in dieci quote di eguale importo.

La detrazione viene riconosciuta solo in presenza di alcuni interventi come il recupero e restauro conservativo di un immobile oppure le attività di manutenzione straordinaria e ordinaria, secondo quanto raccolto dalle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Il bonus agevola l’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico, permettendo al contribuente di recuperare una parte della spesa sostenuta fino alla soglia massima. La detrazione del 50% è stata confermata fino al 2024, ma con una riduzione progressiva del tetto massimo sul quale può essere applicata la detrazione:

  • per il 2022 arriva a 10.000 euro
  • per il 2023 e il 2024 ammonta a 5.000 euro.

L’acquisto degli elettrodomestici deve essere realizzato mediante un pagamento tracciabile, ad esempio con bonifico, carta di debito o carta di credito. Per ottenere la detrazione per gli elettrodomestici bisogna comunicare l’acquisto all’Enea. Tra gli apparecchi che possono usufruire di questa agevolazione ci sono:

  • forni;
  • frigoriferi;
  • lavastoviglie;
  • piani cottura;
  • lavasciuga;
  • lavatrici;

Infine, siccome la detrazione ha lo scopo di spingere il contribuente verso l’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico, l’agevolazione sarà concessa a coloro che acquisteranno elettrodomestici di classe energetica elevata, ad esempio non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Questi dati sono riportati sull’etichetta energetica. Prima di acquistare un elettrodomestico è necessario quindi controllare la sua etichetta per capire se si può richiedere la detrazione prevista dal bonus mobili. Per gli elettrodomestici per i quali non è previsto l’obbligo di etichetta energetica è possibile comunque richiedere l’agevolazione.