CCV: cos’è il Costo di Commercializzazione e Vendita?

La bolletta della luce è composta da varie voci, tra cui quelle principali sono la materia energia e i costi fissi (oneri di sistema, spesa per trasporto e gestione contatore, imposte). Una componente della quota energia è il CCV luce, una sigla poco conosciuta dai consumatori con un contratto attivo di fornitura per l’energia elettrica.

Questo costo fisso è presente in tutte le bollette della luce, contribuendo a definire l’importo totale della spesa per la materia energia. Per questo motivo è importante sapere di cosa si tratta, aumentando la consapevolezza sui costi indicati nella fattura inviata dal fornitore per capire come si forma il prezzo finale pagato in bolletta.

Scopriamo che cos’è il CCV luce, dove si trova nella fattura dell’energia elettrica, come viene calcolato e quanto incide sulla bolletta. 

Vediamo innanzitutto cosa significa prezzo CCV luce. In particolare, questa voce viene utilizzata per indicare i costi sostenuti dai fornitori per la gestione commerciale delle forniture di luce e gas; infatti la sigla si riferisce al Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita dell’energia elettrica.

Questa nomenclatura non è utilizzata da tutte le società di vendita, una situazione che potrebbe generare un po’ di confusione nella lettura della bolletta della luce. Oltre al CCV infatti, adoperato principalmente nel mercato libero dell’energia, esistono almeno altri due modi per segnalare questo costo fisso in fattura:

• PCV luce, ossia il Prezzo di Commercializzazione e Vendita, utilizzato nelle bollette relative alla luce nel mercato tutelato;
• QVD, ovvero la Quota per la Vendita al Dettaglio, una nomenclatura usata nei contratti di fornitura di gas in regime di maggior tutela.

Quando ci si chiede cos’è il CCV gas, dunque, bisogna sapere che si tratta del Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita applicato alle bollette del gas, che può essere indicato anche con la sigla QVD in caso di contratti stipulati all’interno del mercato tutelato.

Dopo aver visto il significato di CCV luce in bolletta, capiamo meglio come funziona e a cosa serve questa componente. Il Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita per la luce è una voce di spesa che copre i costi sostenuti dai fornitori per la gestione commerciale delle forniture di energia elettrica.

Questa voce viene espressa in genere in €/mese, ma può essere contabilizzata anche una sola volta all’anno con l’indicazione in €/anno. È un importo fisso definito dal fornitore o da ARERA a seconda del mercato, che fa parte della spesa per la materia energia, ovvero la quota dell’importo della bolletta relativa all’elettricità e non dei costi fissi come gli oneri di sistema o la spesa di trasporto e gestione del contatore.

La spesa per la materia energia, a sua volta, è composta da una serie di componenti, tra cui oltre al CCV luce ci sono anche la voce DispBT (serve a compensare la differenza tra gli importi versati tramite la componente Commercializzazione PCV e i costi di gestione commerciale riconosciuti ai fornitori in regime di tutela) e il costo al kWh dell’energia elettrica consumata.

Il prezzo CCV luce viene riportato in genere all’interno delle offerte per la luce, al di sotto dell’indicazione del costo dell’energia elettrica in €/kWh. Spesso viene indicato con la seguente formula €/POD/anno, segnalando l’importo annuale applicato per il Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita relativo alla fornitura elettrica attiva presso il contatore della luce.

Il CCV luce è disponibile anche nelle bollette della luce inviate periodicamente dal proprio fornitore: basta verificare nel glossario messo a disposizione dalla propria società di vendita come viene riportato questo componente e dove trovarlo nella fattura. A volte è presente alla voce per la spesa per la materia energia, in altri casi invece è inserito nella quota fissa o nella sezione Altri importi materia energia.

Dopo aver chiarito cos’è il prezzo CCV luce, non rimane che comprendere come viene calcolato e applicato nella bolletta dell’energia elettrica. Nel mercato tutelato il Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita viene stabilito da ARERA e aggiornato ogni trimestre; perciò nei contratti che rientrano nel SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA il CCV è uguale per tutti i fornitori.

Nel secondo trimestre 2023, ad esempio, l’Autorità ha definito un Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita di 2,16 euro al mese, con un aumento del 13% rispetto al primo trimestre 2023. Nelle forniture di energia elettrica nel mercato tutelato questo costo incide per il 9,1% sull’importo totale in bolletta, considerando un consumo di 2.700 kWh l’anno e una potenza impegnata di 3 kW di una famiglia tipo nel periodo aprile-giugno 2023.

Nel mercato libero dell’energia, invece, il prezzo del CCV luce è definito dai fornitori in modo autonomo, quindi è diverso per ogni società di vendita. Per scegliere l’offerta luce più conveniente, dunque, non basta sapere cos’è il costo di Commercializzazione, ma è necessario valutare con attenzione questa voce poiché ha un impatto considerevole sull’importo complessivo della bolletta.

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