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Quanto consuma un condizionatore: le 5 cose da sapere

condizionatore

Il condizionatore è un dispositivo essenziale per raffrescare la casa in estate, proteggendosi dalle ondate di calore per usufruire di un piacevole fresco all’interno dell’abitazione.

Tuttavia, bisogna anche sapere quanto consuma un condizionatore per compiere scelte responsabili, acquistando modelli a basso consumo e adottando alcuni accorgimenti efficaci orientati al risparmio energetico.

Come funziona un condizionatore

condizionatore

Fonte: 3bmeteo

Lo scopo di un condizionatore o di un climatizzatore è quello di raffreddare l’aria e regolare l’umidità all’interno di un ambiente. Il funzionamento è analogo sia per i modelli fissi che per quelli portatili.

Il condizionatore è in grado di raffrescare l’aria grazie a un gas refrigerante situato all’interno di un circuito chiuso, il quale evapora assorbendo il calore dalla stanza e lascia l’aria più fresca. Successivamente avviene la fase di condensa nell’unità esterna, con il conseguente rilascio di calore che viene espulso all’esterno.

Questi scambi di calore sono possibili grazie alle differenti pressioni a cui viene sottoposto il gas refrigerante attraverso l’azione del compressore. È proprio per far funzionare questo componente che avviene il maggior assorbimento di corrente; infatti, il consumo di energia elettrica di un condizionatore è legato soprattutto al funzionamento del compressore.

QUALE CONDIZIONATORE SCEGLIERE? TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE

In commercio esistono diversi marchi e tante tipologie diverse di condizionatore. In tal senso, per sapere quale condizionatore scegliere bisogna valutare alcuni fattori, considerando innanzitutto i seguenti aspetti:

  • superficie dell’ambiente da raffrescare;
  • esposizione dei locali che devono essere climatizzati;
  • numero di persone che si trovano all’interno dell’ambiente;
  • livello di isolamento termico dell’abitazione da raffrescare;
  • caratteristiche specifiche dei singoli ambienti da climatizzare.

In genere, è possibile distinguere due principali tipi di condizionatori:

  • condizionatori senza unità esterna (fissi o portatili);
  • condizionatori con unità esterna (fissi e installati a parete).

I condizionatori senza unità esterna sono utilizzati quando non si ha molto spazio in balcone per installare l’unità esterna. Quest’ultima, infatti, deve essere posizionata in base ad alcune accortezze per funzionare in modo efficiente. Inoltre, i condizionatori senza unità esterna sono adatti anche a quegli edifici, come i palazzi storici, in cui non è possibile montare il motore esterno.

I condizionatori con unità esterna invece sono quelli più utilizzati. Questi impianti sono composti da un sistema refrigerante posizionato all’esterno, mentre all’interno vengono installati uno o più split, ovvero le unità interne fissate a parete nelle quali avviene lo scambio di calore. Le due unità, quella esterna e interna, sono collegate tra loro da un sistema di canaline che consentono il passaggio del gas refrigerante e della corrente elettrica.

Un discorso a parte riguarda i condizionatori a pompa di calore, dispositivi che permettono sia di raffrescare che di riscaldare gli ambienti interni con un unico apparecchio. Questo tipo di condizionatore, tuttavia, non può sostituire del tutto il classico riscaldamento nelle zone con un clima invernale rigido, ma consente di migliorare il comfort termico e ridurre l’utilizzo del riscaldamento nelle giornate più miti.

condizionatore

Condizionatore fisso

Il condizionatore fisso, come abbiamo accennato, può essere collegato a un’unità esterna oppure esserne privo. Gli split devono essere fissati in maniera tale da garantire un raffrescamento ottimale dell’ambiente interno da climatizzare.

Condizionatore portatile

Il condizionatore portatile rappresenta la scelta ideale per chi desidera utilizzare il sistema di raffrescamento solo quando necessario e in alcuni ambienti, senza intervenire con opere murarie. Il condizionatore portatile, infatti, può essere spostato da un ambiente all’altro in base all’occorrenza, tuttavia rispetto a un modello fisso comporta un ingombro maggiore.

LA TECNOLOGIA INVERTER DEI CONDIZIONATORI

La tecnologia inverter è perfetta per chi cerca un condizionatore d’aria silenzioso ed efficiente. Questo sistema, infatti, è in grado di modulare la potenza dell’impianto di raffrescamento in base alle condizioni ambientali, per ottimizzare i consumi energetici e le prestazioni del condizionatore.

Quanto consuma un condizionatore inverter? Dipende dal modello e dalla potenza del dispositivo, ad ogni modo il consumo è ridotto e inferiore rispetto a un condizionatore on-off tradizionale.

Questo perché il compressore di un climatizzatore inverter funziona a diverse velocità, a seconda delle esigenze di raffreddamento dell’ambiente. Una volta impostata la temperatura, il dispositivo si attiva fino al raggiungimento dei valori impostati, dopodiché rallenta per mantenere l’ambiente fresco con un dispendio energetico minimo.

QUANTI WATT CONSUMA UN CONDIZIONATORE?

Per sapere quanto consuma un condizionatore in watt bisogna considerare diversi fattori:

  • modalità d’impiego e tempo di funzionamento;
  • classe di EFFICIENZA ENERGETICA del condizionatore;
  • zona climatica e condizioni ambientali;
  • caratteristiche dell’abitazione da raffrescare;
  • potenza del climatizzatore.

In base a questi aspetti è necessario effettuare una scelta che non pesi eccessivamente sulla bolletta energetica. Bisogna tener presente, infatti, che a parità di condizioni ambientali una casa con uno scarso isolamento termico avrà bisogno di una maggiore potenza di raffrescamento per raggiungere la temperatura desiderata e, di conseguenza, i consumi saranno più elevati.

Per questo motivo, se l’abitazione non fosse coibentata bene potrebbe essere conveniente realizzare prima degli interventi di efficientamento energetico, ad esempio migliorando l’isolamento termico dell’immobile con un cappotto termico esterno o interno, oppure sostituendo gli infissi con finestre che offrono migliori prestazioni termiche.

Ad ogni modo, un condizionatore di classe A consuma circa 160 kWh l’anno, ovvero 160 kilowattora di energia elettrica. Questo calcolo è indicativo, infatti tiene conto di un fabbisogno di freddo pari a 1300 kWh l’anno, un valore variabile in base alle diverse circostanze e al modello di condizionatore.

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE ALL’ORA?

classe energetica

Per conoscere quanto consuma un condizionatore all’ora bisogna sapere che non esiste una risposta precisa, poiché il consumo del condizionatore può subire delle variazioni in base alle condizioni esterne e interne dell’abitazione. In media, considerando una potenza compresa tra 300 e 1200 watt, il consumo orario di energia elettrica di un condizionatore può andare da 0,3 a 1,2 kWh.

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE IN EURO?

A questo punto è possibile calcolare quanto consuma un condizionatore in euro: basta moltiplicare il consumo elettrico per il prezzo dell’energia elettrica del proprio contratto di fornitura. Ad esempio, ipotizzando un costo di 0,25 euro al kWh e un consumo annuo di un condizionatore di classe A di 160 kWh, la spesa da sostenere sarà di circa 40 euro.

Considerando che il consumo dei condizionatori di classe energetica peggiore può arrivare anche a 430 kWh l’anno, il consumo in euro può andare in media da 40 a 108 euro l’anno. Ovviamente il consumo sarà concentrato nei mesi estivi, quindi l’utilizzo del condizionatore peserà soprattutto nelle bollette della luce di giugno, luglio e agosto.

CLASSE ENERGETICA

CONSUMO MEDIO ANNUO

COSTO IN EURO (0,25 euro/kWh

A

160 kWh

40 euro

C

260 kWh

65 euro

G

430 kWh

108 euro

QUANTO INCIDE L’ARIA CONDIZIONATA IN BOLLETTA?

Per determinare quanto influiscono i consumi del condizionatore d’aria sulla bolletta della luce bisogna valutare due aspetti: il fabbisogno di energia elettrica complessivo dell’abitazione e il consumo strettamente legato al raffrescamento della casa.

Considerando un consumo medio di energia elettrica di una famiglia di 4 persone di 2700 kWh all’anno, un condizionatore d’aria di classe A con un consumo di circa 160 kWh all’anno rappresenterà circa il 6% dei consumi complessivi di elettricità. Un modello di classe C invece quasi il 10% e un apparecchio di classe G circa il 16%.

QUANTO INCIDE LA CLASSE ENERGETICA DEL CONDIZIONATORE SUI CONSUMI E LA BOLLETTA?

Prima di acquistare un sistema di raffrescamento è necessario controllare la classe energetica del condizionatore.

Le classi energetiche sono identificate dalle lettere dell’alfabeto e vanno dalla A alla G. Più alta è la classe e più il modello si contraddistingue per un’elevata EFFICIENZA ENERGETICA. Naturalmente, il costo di un modello di classe superiore sarà più alto rispetto a quello di un modello meno efficiente di una classe più bassa; tuttavia, l’investimento potrà essere in parte recuperato dal risparmio in bolletta.

A parità di prestazioni in termini di raffrescamento, infatti, la differenza tra un condizionatore d’aria di classe A e di classe G è considerevole, con la possibilità di ridurre i consumi di energia elettrica per la climatizzazione estiva di oltre la metà preferendo un modello della migliore classe di EFFICIENZA ENERGETICA.

IL CONSUMO IN BTU DI UN CONDIZIONATORE

Un altro valore che può essere considerato è il consumo in BTU. Si tratta della potenza frigorifera definita secondo l’unità di misura British Termal Unit, la quale indica la capacità di variazione di temperatura nel tempo e viene quindi indicata come BTU/h.

Oltre ai parametri indicati in precedenza, come l’esposizione e l’isolamento dell’edificio, prima di installare un condizionatore d’aria bisogna tenere conto se nella stanza sono presenti molti apparecchi che possono generare calore, come elettrodomestici, PC e lampade alogene.

In media, per raffreddare una stanza dai 20 ai 30 metri quadrati serve un dispositivo di circa 9.000 BTU/h. A quanti kW corrispondono 9.000 BTU/h? Ebbene, questi ultimi corrispondono a circa 2,5 kW. In questo caso, per sapere quanto consuma un condizionatore dual split da 9.000 BTU/h è possibile tenere conto di un valore medio di 0,75 kWh di consumo elettrico.

Dove leggere i BTU/h? Questi ultimi sono sempre riportati nella scheda tecnica del prodotto o nel libretto dell’impianto.

QUALE CONDIZIONATORE SCEGLIERE PER RISPARMIARE IN BOLLETTA?

Per risparmiare sui costi in bolletta è opportuno scegliere un condizionatore efficiente a basso consumo, preferendo i modelli di nuova generazione dotati di tecnologie all’avanguardia per il risparmio energetico.

Innanzitutto, bisogna optare per un condizionatore della migliore classe energetica, quindi di classe A, in quanto sarà più efficiente e offrirà un rapporto costi/rendimento più elevato. Inoltre, è importante acquistare un condizionatore inverter per minimizzare gli sprechi di energia, valutando anche i modelli dotati di tecnologia a pompa di calore poiché sono più efficienti e consumano meno.

COME RISPARMIARE SUL CONSUMO DEL CONDIZIONATORE?

Per risparmiare sulla bolletta della luce è importante ridurre i costi energetici degli elettrodomestici e degli impianti. Oltre ad acquistare un climatizzatore ad alta efficienza bisogna anche usare bene il condizionatore. Ad esempio, è importante sapere quando accendere il climatizzatore per non sprecare energia, considerando che la maggior parte dell’energia viene utilizzata all’inizio per portare l’ambiente alla temperatura desiderata.

Ecco alcuni consigli utili per il risparmio energetico dei condizionatori.

  1. Acquistare un prodotto di qualità e tecnologicamente avanzato, ad esempio un condizionatore inverter.
  2. Scegliere un contratto con una tariffa luce conveniente per la fornitura energetica, come le offerte di energia green NWG Energia.
  3. Installare il climatizzatore in alto perché l’aria tende a scendere, scegliendo con attenzione il posto giusto.
  4. Non utilizzare il condizionatore più del necessario e impostare una temperatura non oltre 6-8°C in meno rispetto a quella esterna.
  5. Raffrescare gli ambienti interni solo con le finestre chiuse, in quanto anche quando rimangono socchiuse causano uno spreco di energia e non consentono una climatizzazione ottimale.
  6. Effettuare correttamente la manutenzione del condizionatore e pulire regolarmente i filtri.
  7. Utilizzare il timer per la programmazione degli orari di attivazione e spegnimento del condizionatore.
  8. Usare la funzione notte, se disponibile, per regolare la temperatura ambientale in base a quella corporea e ridurre gli sprechi di energia.
  9. Se possibile, è opportuno coibentare i tubi del circuito refrigerante posizionati all’esterno.
  10. Realizzare una diagnosi energetica dell’abitazione per individuare eventuali criticità nell’efficienza energetica dell’ambiente da climatizzare.

Seguendo questi semplici consigli è possibile usufruire di un comfort sostenibile in estate, per beneficiare di ambienti freschi e gradevoli e risparmiare energia elettrica in casa evitando sprechi, affinché anche i costi in bolletta non siano troppo alti.

DOMANDE FREQUENTI

Vediamo alcune informazioni aggiuntive e utili sul consumo dei condizionatori, con le risposte ad alcune domande comuni su questa tematica.

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE IN 1 ORA?

Un condizionatore consuma in un’ora da 0,3 a 1,2 kWh, in quanto la maggior parte dei modelli ha una potenza compresa tra 300 e 1200 watt.

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE IN EURO?

Un condizionatore può avere un consumo in euro di circa 40 euro all’anno se di classe A, oppure di circa 108 euro l’anno se di classe G (prezzo energia elettrica 0,25 euro/kWh e consumo da 160 a 430 kWh l’anno).

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE ACCESO TUTTO IL GIORNO?

Un condizionatore acceso 24 ore consuma da circa 7,2 a 28,8 kWh di energia elettrica al giorno.

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE 12.000 BTU IN UN’ORA?

Un condizionatore 12.000 BTU consuma in un’ora una media di 1,05 kWh, da un minimo di 0,3 kWh a un massimo di 1,45 kWh.

QUANTO CONSUMA UN CONDIZIONATORE DUAL SPLIT?

Un condizionatore dual split da 9.000 BTU consuma in media 0,75 kWh, mentre un apparecchio dual split da 12.000 BTU circa 1,05 kWh.

QUANDO ACCENDERE IL CLIMATIZZATORE PER NON SPRECARE ENERGIA?

Per non sprecare energia è opportuno accendere il condizionatore solo quando necessario, spegnendolo prima di uscire dalla stanza poiché l’ambiente rimarrà fresco per un certo periodo di tempo.